Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44565 del 29 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:44565PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La remissione di querela da parte della persona offesa, accettata dal querelato, determina l'estinzione dei reati di lesione lievissima e minaccia, rendendo inapplicabile la pena detentiva e imponendo la condanna del querelato al solo pagamento delle spese processuali. Tale principio trova applicazione anche quando la remissione di querela sia intervenuta prima della pronuncia della sentenza e sia nota al difensore solo successivamente, in quanto il giudice è tenuto a rilevare d'ufficio l'estinzione del reato per remissione di querela, indipendentemente dal momento in cui tale circostanza sia portata a sua conoscenza. La remissione di querela, quale causa di estinzione del reato, determina l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna, in quanto il giudice non può più pronunciarsi nel merito, essendo venuto meno il presupposto per l'esercizio dell'azione penale. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione si fonda sulla natura privatistica della querela, che attribuisce alla persona offesa la facoltà di rinunciare all'esercizio dell'azione penale, facoltà che, una volta esercitata, preclude al giudice di pronunciarsi ulteriormente sulla responsabilità dell'imputato. Tale principio, di carattere generale, trova applicazione ogni qualvolta la remissione di querela intervenga prima della pronuncia della sentenza, indipendentemente dalle modalità e dal momento in cui tale circostanza sia portata a conoscenza del giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TE. SA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 15/01/2007 GIP TRIBUNALE di MILANO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROTELLA MARIO;

lette le conclusioni del P.G. Dr. GALATI Giovanni.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

1 - Te. Sa. propone ricorso contro sentenza del Tribunale di Milano che gli applica, a sensi dell'articolo 444 c.p.p., la pena di m. 2 e gg. 10 rec. con generiche equivalenti per …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.