Cassazione penale Sez. III sentenza n. 14976 del 11 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:14976PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, non è tenuto a riscontrare la stessa precisione, coerenza e concordanza degli indizi richiesta per il giudizio di merito, essendo sufficiente qualunque elemento probatorio idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato. Pertanto, le dichiarazioni accusatorie rese da collaboratori di giustizia possono essere ritenute idonee a integrare i gravi indizi di colpevolezza, a condizione che siano valutate unitamente agli altri elementi di prova che ne confermino l'attendibilità, anche in presenza di eventuali divergenze o discrasie che investano solo elementi circostanziali del fatto, purché non siano sintomatiche di una insufficiente attendibilità dei chiamanti stessi. Inoltre, il ruolo rivestito dall'indagato nell'ambito del sodalizio criminoso, anche se non espressamente qualificato come "spacciatore", può essere desunto da elementi indiziari quali il maneggio del denaro e la distribuzione delle partite di stupefacenti, senza che sia necessaria una contestazione specifica di reati-fine. Infine, l'ordinanza che dispone una misura cautelare personale non è sindacabile in sede di legittimità quando si limita a una diversa valutazione degli elementi di prova già esaminati dal giudice di merito, senza denunciare la violazione di specifiche norme di legge o la manifesta illogicità della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - rel. Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 21/07/2022 del Tribunale di Bari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 21 lugli…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.