La sospensione dell'attività di distribuzione di carburanti, comunicata dal privato all'amministrazione comunale ai sensi della normativa regionale, configura un procedimento amministrativo soggetto alla disciplina emergenziale di sospensione dei termini prevista dall'art. 103 del d.l. n. 18/2020, anche quando l'attività di vendita non abbia subito interruzioni effettive, in quanto la scelta tra la sospensione e la ripresa dell'attività implica comunque un'interlocuzione con l'amministrazione che rientra nell'ambito applicativo della citata normativa. Pertanto, il mancato rispetto dei termini procedimentali da parte del privato, dovuto all'emergenza epidemiologica, non può comportare la decadenza dall'autorizzazione per l'esercizio dell'impianto di distribuzione carburanti, ove l'amministrazione comunale non abbia tempestivamente contestato la conformità della comunicazione di sospensione alle previsioni di legge. Inoltre, l'amministrazione comunale non può dichiarare la decadenza dell'autorizzazione quando essa stessa non abbia dato seguito alla richiesta del privato di effettuare il collaudo quindicinale dell'impianto, necessario per la ripresa dell'attività, impedendone di fatto la regolare prosecuzione.