Cassazione penale Sez. I sentenza n. 24141 del 16 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:24141PEN

Massima

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Il decreto legge n. 272 del 2005, convertito con legge n. 49 del 2006, che prevede la possibilità di sospendere l'esecuzione della pena per il condannato tossicodipendente che abbia intrapreso volontariamente un programma terapeutico di recupero, deve essere interpretato nel senso che il requisito della tempestiva attivazione del programma terapeutico deve essere valutato con riferimento alla data di irrevocabilità della sentenza di condanna che ha applicato la recidiva prevista dall'art. 99, comma 4, c.p., e non alla data di revoca della sospensione condizionale della pena pronunciata in un diverso procedimento. Pertanto, il giudice dell'esecuzione legittimamente rigetta la richiesta di sospensione dell'esecuzione della pena quando il condannato non risulti aver intrapreso il programma terapeutico entro il termine di tre mesi dalla data di irrevocabilità della sentenza di condanna che ha applicato la recidiva, a prescindere dal fatto che il programma terapeutico sia stato successivamente avviato in vista della revoca della sospensione condizionale della pena pronunciata in un diverso procedimento. Tale interpretazione rigorosa della norma eccezionale che deroga al divieto di sospensione dell'esecuzione della pena per il recidivo è coerente con la volontà del legislatore di subordinare l'operatività della deroga alla tempestiva attivazione del programma terapeutico da parte del condannato, al fine di evitare strumentalizzazioni finalizzate al mero ritardo dell'esecuzione della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. CARTA Adriana - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SC. VI. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 4/2010 GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE di PESARO, del 12/02/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAVALLO Aldo;

sentite le conclusioni del PG Dott. STABILE Carmine il quale ha chiesto di rigettare il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. - Sc. Vi. , raggiunto da ordine di esecuzione emesso dal Procuratore della Repubblica presso il Tri…

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