Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 137 del 2016

ECLI:IT:TARMI:2016:137SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo che autorizza l'installazione di una struttura pubblicitaria cessa di produrre effetti decorso il termine di validità previsto, rendendo improcedibile il ricorso proposto avverso tale provvedimento, in quanto l'eventuale accoglimento del ricorso non apporterebbe più alcuna utilità pratica al ricorrente. Il principio di diritto è che il venir meno dell'interesse del ricorrente a seguito della cessazione degli effetti del provvedimento impugnato determina l'improcedibilità del ricorso, in quanto l'annullamento del provvedimento non produrrebbe alcuna utilità concreta per il ricorrente. Ciò in ragione del carattere strumentale e funzionale del processo amministrativo, volto alla tutela di situazioni giuridiche soggettive attuali e non meramente ipotetiche o future. Pertanto, il giudice amministrativo, accertata la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, senza entrare nel merito della legittimità del provvedimento impugnato. Tale principio si applica anche nei casi in cui il provvedimento impugnato abbia una durata temporanea limitata, come nel caso dell'autorizzazione paesaggistica per l'installazione di un impianto pubblicitario, la cui validità cessa decorso il termine previsto. In tali ipotesi, il venir meno dell'interesse del ricorrente a seguito della scadenza del termine di validità del provvedimento rende improcedibile il ricorso, in quanto l'eventuale annullamento del provvedimento non produrrebbe alcuna utilità concreta per il ricorrente. Ciò in applicazione del principio di economia processuale e di ragionevole durata del processo, che impongono al giudice amministrativo di evitare pronunce meramente dichiarative o prive di effetti pratici.

Sentenza completa

N. 00563/2010
REG.RIC.

N. 00137/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00563/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 563 del 2010, proposto da:
Fimepa - Società di Partecipazione S.r.l., rappresentata e difesa dagli avv. Francesca Bianchi e Carlo Tack, con domicilio eletto presso lo studio della prima in Milano, via Santa Tecla, 4;

contro

Comune di Milano, rappresentato e difeso dagli avv. Antonello Mandarano, Alessandra Montagnani Amendolea, Paola Cozzi e Anna Maria Pavin, domiciliato in Milano, via della Guastalla, 6; Azienda Trasporti Milanesi S.p.a., rappresentata e difesa dall'avv. Maurizio Zoppolato, con domicilio eletto presso il suo studio in Milano, via Dante, 16;

nei confronti di

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