Consiglio di Stato sentenza n. 5461 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:5461SENT

Massima

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La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: Il proprietario di un complesso turistico-alberghiero edificato abusivamente su suolo demaniale non può vantare posizioni giuridiche soggettive consolidate, in quanto ha occupato l'area senza essere titolare di un atto concessorio e omettendo di pagare i relativi canoni. In tal caso, l'Amministrazione può legittimamente procedere all'acquisizione del bene al demanio, senza essere tenuta a rilasciare una concessione, né a richiedere il previsto parere tecnico-idraulico del Genio Civile, atteso che le costruzioni sono state realizzate in assenza delle prescritte autorizzazioni. Inoltre, l'interessato non può trarre alcun vantaggio dal fatto di non aver giustificato con una propria domanda l'acquisizione dei beni allo Stato per non voler riconsegnare l'area nello stato originario, in quanto in tal caso sarebbe stato obbligato a demolire direttamente gli immobili e a liberare il suolo. L'Amministrazione, pertanto, può legittimamente procedere all'acquisizione del bene al demanio, senza essere tenuta a rilasciare una concessione o a richiedere il previsto parere tecnico-idraulico.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/06/2023

N. 05461/2023REG.PROV.COLL.

N. 04315/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4315 del 2017, proposto dal signor Luigi Giuseppe Ferri in proprio e nella qualità di legale rappresentante della ditta La Bella Venere s.a.s. di Luigi Giuseppe Ferri & C., entrambi rappresentati e difesi dagli avvocati Roberto Folchitto e Luca Marcoccia, con domicilio eletto presso lo studio degli stessi in Roma, via Nicolò Tartaglia, n. 11;

contro

il Ministero delle Finanze, in persona del Ministro
pro tempore
, non costituito in giudizio;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, sede di Roma, sezione seconda, n. 11584 del 21 novembre 2016.

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