Il silenzio-assenso non opera in presenza di vincoli di inedificabilità assoluta, quale il divieto di costruire entro i 150 metri dalla linea della battigia. L'onere di provare che la distanza della costruzione abusiva dalla linea di costa fosse superiore a tale limite grava sull'interessato, che deve fornire la prova certa e inoppugnabile di tale circostanza. L'art. 15, lett. a), l.r. n. 78/76, in combinato disposto con l'art. 23, c. 10, l.r. n. 37/85, esclude la possibilità di sanare gli abusi edilizi commessi dopo il 1976 con violazione del limite dei 150 metri dalla battigia, anche qualora l'opera risulti già ultimata nelle sue parti essenziali. Il diniego di concessione edilizia in sanatoria è pertanto legittimo qualora l'immobile risulti realizzato in violazione di tale vincolo inderogabile di inedificabilità assoluta, indipendentemente dal decorso del termine biennale per la formazione del silenzio-assenso e dalla circostanza che l'opera sia stata completata.