L'informazione interdittiva antimafia è un provvedimento amministrativo di natura cautelare e preventiva, volto a salvaguardare l'ordine pubblico economico, la libera concorrenza tra le imprese e il buon andamento della Pubblica Amministrazione, prevenendo tentativi di infiltrazione mafiosa nelle attività imprenditoriali. Tale provvedimento può essere adottato esclusivamente nei confronti di soggetti ascrivibili nella categoria degli "operatori economici", comprensiva delle persone giuridiche, società, ovvero delle imprese individuali, laddove l'impresa coincida con la persona fisica. Non è, invece, consentita l'adozione di informazioni interdittive antimafia nei confronti di una persona fisica slegata da qualsivoglia attività imprenditoriale, in quanto la normativa di riferimento non prevede tale possibilità. Il provvedimento interdittivo, pertanto, deve necessariamente essere funzionale ad eventuali condizionamenti criminosi nei confronti di un'impresa individuale o collettiva, al fine di prevenire il rischio di inquinamento dell'economia legale. Il giudice amministrativo, in applicazione di tale principio, è tenuto ad annullare l'informazione interdittiva antimafia adottata nei confronti di una persona fisica in assenza di un necessario raccordo con un'attività d'impresa dalla stessa svolta.