Cassazione penale Sez. III sentenza n. 47868 del 10 dicembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:47868PEN

Massima

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Il comportamento contrario alla pubblica decenza, consistente nell'esposizione in luogo pubblico di parti intime del corpo, integra il reato di cui all'art. 726 c.p., a prescindere dalla percezione effettiva da parte di terzi, essendo sufficiente la mera possibilità di percezione, in quanto tale condotta lede i criteri di convivenza e decoro sociale, provocando disgusto e disapprovazione collettiva. La valutazione della gravità della condotta, dell'insensibilità dell'agente all'offesa arrecata alla collettività e dei precedenti penali specifici, giustifica l'irrogazione di una sanzione pecuniaria adeguata, senza che possa trovare applicazione l'attenuante del fatto lieve di cui all'art. 34 d.lgs. 274/2000, attesa l'assenza dei relativi presupposti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 217/2011 GIUDICE DI PACE di BOLOGNA, del 08/03/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/10/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANTI GAZZARA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per la inammissibilita'.

RITENUTO IN FATTO

Il Giudice di Pace di Bologna, con sentenza dell&#x…

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