Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15203 del 3 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:15203PEN

Massima

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Il giudice di merito può fondare l'assoluzione dell'imputato per il reato di danneggiamento sulla valutazione negativa della credibilità della persona offesa, qualora emerga dalla motivazione della sentenza che i testimoni non abbiano confermato la loro presenza al momento del fatto contestato, limitandosi a riferire di una semplice discussione animata tra le parti, senza assistere direttamente al danneggiamento. In tali casi, il giudice non è tenuto a fornire una analitica e dettagliata motivazione sulla inattendibilità della testimonianza della persona offesa, essendo sufficiente il richiamo alle risultanze istruttorie che inducono a ritenere non provata la responsabilità dell'imputato. La valutazione della credibilità dei testimoni e della attendibilità delle prove rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione non è censurabile in sede di legittimità se logica e coerente con gli elementi acquisiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore generale della Repubblica presso la corte di appello di Palermo;

nei confronti di:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza del Giudice di pace di Ravanusa del 3.7.2013;

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Dott. DI MARZIO Fabrizio;

udite le conclusioni del sostituto procuratore generale Dott. SCARDACCIONE Eduardo, sulla inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Il Procuratore generale della Repubblica pre…

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