Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 580 del 2012

ECLI:IT:TARNA:2012:580SENT

Massima

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Il provvedimento sanzionatorio di demolizione di un manufatto edilizio abusivo e la successiva acquisizione gratuita al patrimonio comunale sono atti dovuti e vincolati, la cui adozione non richiede una specifica motivazione in ordine all'interesse pubblico concreto ed attuale, in quanto tale interesse è in re ipsa, essendo la rimozione dell'abuso edilizio finalizzata alla tutela dell'ordinato assetto del territorio e del corretto esercizio dell'attività edilizia. Pertanto, l'amministrazione comunale non è tenuta a valutare l'eventuale affidamento maturato dai privati in ragione del decorso del tempo dalla realizzazione dell'opera abusiva, né a pronunciarsi sull'istanza di permesso di costruire in sanatoria, atteso che, una volta accertata l'incompatibilità urbanistica del manufatto, l'adozione dei provvedimenti sanzionatori costituisce un obbligo giuridico inderogabile, non suscettibile di bilanciamento con altri interessi. L'omessa comunicazione dell'avvio del procedimento o la mancata valutazione di eventuali osservazioni presentate dai privati non inficia la legittimità del provvedimento finale, qualora il suo contenuto non avrebbe potuto essere diverso da quello adottato, in applicazione dell'art. 21-octies della legge n. 241 del 1990.

Sentenza completa

N. 07356/2007
REG.RIC.

N. 00580/2012 REG.PROV.COLL.

N. 07356/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7356 del 2007, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Cafiero Anna, Maiello Ciro, Maiello Concetta, Maiello Francesca, Maiello Maria – in proprio e nella qualità di eredi di Maiello Marco - tutti rappresentati e difesi dall'avv. Vincenzo Duello, con in Napoli, al Centro Direzionale, Isola E/4, Pal. Fadim;

contro

Comune di Casoria, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avv.ti Giovanni Cresci e Mauro Iavarone, con domicilio eletto in Napoli, presso la Segreteria del T.A.R.;

per l'annullamento

previa sospensione

- dell’atto prot. n.U/3564 del 5.12.2007…

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