Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13279 del 29 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:13279PEN

Massima

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La falsificazione di un assegno bancario o postale con clausola di non trasferibilità non integra più il reato di falso in scrittura privata di cui all'art. 485 c.p., essendo tale condotta ricondotta nell'ambito dell'illecito civile a seguito dell'abrogazione di tale fattispecie ad opera del D.Lgs. n. 7/2016. Permane invece la rilevanza penale del falso in titoli di credito trasferibili per girata, ai sensi dell'art. 491 c.p., in quanto la clausola di non trasferibilità, imposta dalla normativa antiriciclaggio per gli assegni di importo pari o superiore a 1.000 euro, modifica il regime di circolazione del titolo, facendo venir meno il requisito della maggiore esposizione al pericolo di falsificazione che giustifica la più rigorosa tutela penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO LA CORTE DI APPELLO DI MILANO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del Tribunale di Milano emessa in data 25/02/2018;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa CALASELICE B.;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott.ssa TASSONE K., che ha concluso chiedendo l'accoglimento con rinvio limitatamente …

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