La revoca della licenza di polizia per l'esercizio dell'attività di vigilanza privata è legittima qualora l'istituto di vigilanza non abbia adeguato la propria organizzazione e i propri requisiti ai nuovi standard previsti dalla normativa di settore entro il termine perentorio stabilito, nonostante le diffide e i preavvisi dell'amministrazione. In particolare, la revoca è giustificata in presenza di carenze quali: insufficiente numero di guardie giurate rispetto ai servizi da svolgere, dotazione inadeguata di giubbotti antiproiettile, mancata prestazione della cauzione minima prescritta e delle coperture assicurative, assenza della certificazione di qualità dei servizi, persistenti difficoltà finanziarie e irregolarità contributive, anche ove tali ultime circostanze siano oggetto di contestazione giudiziale da parte dell'istituto. L'amministrazione, in tali ipotesi, non è tenuta a comminare una sanzione meno grave della revoca, dovendo privilegiare la tutela della sicurezza pubblica e la qualità dei servizi di vigilanza privata.