Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33182 del 25 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:33182PEN

Massima

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Il reato di ingiuria può essere escluso dall'esimente della reciprocità di cui all'art. 599 c.p., comma 1, solo quando sussiste un evidente nesso di dipendenza tra le offese reciproche, nel senso che il secondo offensore offende solo perché il primo ha precedentemente offeso. Pertanto, la mera presenza di espressioni offensive provenienti dalla persona offesa non è di per sé sufficiente a integrare tale esimente, essendo necessario che le offese siano in rapporto di reciprocità e di immediata reazione. Inoltre, la condotta ingiuriosa realizzata in un contesto non unitario, ma protrattasi nel tempo, non consente di ritenere integrati i presupposti per l'applicazione dell'esimente della provocazione di cui all'art. 599 c.p., comma 2, in assenza di un fatto ingiusto realizzato dalla persona offesa che abbia determinato la reazione dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 22/2011 TRIBUNALE di PERUGIA, del 25/05/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/04/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DB BERARDINIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'((omissis)), che ha concluso per la dichiarazione di rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

Con sente…

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