Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20187 del 10 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:20187PEN

Massima

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Il giudice di merito può applicare la pena su richiesta delle parti, escludendo che ricorra una delle ipotesi di proscioglimento di cui all'art. 129 c.p.p., e tale decisione è soggetta a controllo di legittimità da parte della Corte di Cassazione solo se dal testo della sentenza impugnata appaia evidente la sussistenza delle cause di non punibilità previste dalla citata norma. In assenza di tale evidenza, il ricorso per cassazione è dichiarato inammissibile, con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, tenuto conto dei profili di colpa emergenti dal ricorso stesso. Il giudice, infatti, nel pronunciare la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, ha il dovere di verificare l'insussistenza di elementi che importino decisioni di proscioglimento ai sensi dell'art. 129 c.p.p., e tale verifica, se correttamente effettuata, non è sindacabile in sede di legittimità, salvo che non emerga con evidenza la sussistenza di cause di non punibilità. La Corte di Cassazione, pertanto, nel dichiarare l'inammissibilità del ricorso, conferma il principio secondo cui la valutazione del giudice di merito in ordine all'applicazione della pena concordata, con esclusione delle ipotesi di proscioglimento, è sottratta al controllo di legittimità, a meno che non risulti manifestamente erronea o illogica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

- (OMISSIS), n. (OMISSIS);

avverso la sentenza, in data 3 luglio 2012, del Tribunale di Milano;

sentita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));

lette le conclusioni del P.G., in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso la declaratoria d'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

(OMISSIS) ricorre avverso la sentenza, in data 3 luglio 2012, del Tribunale di Milano, con la quale, gli e' st…

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