Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 30428 del 14 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:30428PEN

Massima

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Il medico che, pur mantenendo un elevato prestigio professionale, intrattiene stabili e consolidati rapporti con esponenti di spicco di un'organizzazione mafiosa, prestando loro la propria disponibilità per garantire cure mediche in condizioni di segretezza e sicurezza a favore di latitanti e affiliati, ricevendo in cambio interventi pilotati per favorire la sua ascesa professionale, nonché appoggio elettorale, integra il reato di partecipazione ad associazione mafiosa, in quanto la sua condotta dimostra una consapevole e volontaria compenetrazione nell'organizzazione criminale, con un apporto duraturo e funzionale al perseguimento dei suoi scopi delittuosi. Ciò anche quando il medico non rivesta formalmente la qualifica di membro dell'associazione, essendo sufficiente che egli abbia stretto un patto con la consorteria criminale, apportando un contributo rilevante e consapevole alla conservazione e al rafforzamento del sodalizio, in cambio di vantaggi personali. La valutazione della credibilità soggettiva e dell'attendibilità intrinseca delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, nonché l'individuazione di riscontri estrinseci, costituiscono presupposti imprescindibili per la configurabilità del reato associativo, senza che sia necessario che le dichiarazioni riguardino singole attività attribuite all'imputato, essendo sufficiente che esse dimostrino il suo stabile e volontario inserimento nel tessuto organizzativo del sodalizio. Né il giudice di legittimità può sindacare il merito delle valutazioni compiute dal giudice di merito in ordine alla rilevanza e all'attendibilità delle fonti di prova, dovendo limitarsi a verificare la logicità e la coerenza della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1662/2012 CORTE APPELLO di PALERMO, del 21/03/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 08/04/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DI SALVO EMANUELE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso per rigetto.

Udito, per la parte civile, l'Avv. (OMISSIS) - (OMISSIS);

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) in sost. Avv. (…

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