Tribunale Amministrativo Regionale Liguria - Genova sentenza n. 266 del 2019

ECLI:IT:TARLIG:2019:266SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di opere edilizie ritenute abusive, ha stabilito i seguenti principi di diritto: 1. Il responsabile del settore edilizia privata di un Comune, in forza di apposita delega conferita dal dirigente dell'area tecnica, è competente ad adottare provvedimenti sanzionatori in materia edilizia, ai sensi dell'art. 27 del D.P.R. n. 380/2001, senza che ciò comporti una violazione dell'art. 107 del D.Lgs. n. 267/2000 o dell'art. 35 dello Statuto comunale. 2. L'amministrazione comunale, nel motivare il provvedimento di demolizione, non è tenuta a confutare punto per punto le argomentazioni difensive del privato, essendo sufficiente un iter motivazionale che renda percepibili le ragioni complessive per le quali le difese non sono state accolte. 3. Ai fini della qualificazione di un abuso edilizio, occorre valutare complessivamente le opere realizzate, senza limitarsi all'esame di singoli elementi, al fine di accertare se vi sia stato un mutamento della destinazione d'uso urbanisticamente rilevante. 4. Le opere interne di modifica di un locale sottotetto, consistenti nella realizzazione di impianti tecnologici e di aperture, pur in assenza di variazioni volumetriche, possono integrare un'ipotesi di abuso edilizio per parziale difformità dal titolo abilitativo, ai sensi dell'art. 47 della L.R. n. 16/2008, e non rientrano nell'ambito di applicazione dell'art. 45 della medesima legge, relativo agli interventi di nuova costruzione in assenza di titolo. 5. In caso di accertamento di un abuso edilizio per parziale difformità, l'ordine di demolizione e ripristino deve essere adottato ai sensi dell'art. 47 della L.R. n. 16/2008, che non prevede l'acquisizione gratuita dell'immobile al patrimonio comunale in caso di inottemperanza, a differenza di quanto stabilito per le ipotesi di cui all'art. 45.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/03/2019

N. 00266/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00635/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 635 del 2013, proposto da
Ezio Boschiazzo, rappresentato e difeso dall'avvocato Luigi Piscitelli, con domicilio eletto presso il suo studio in Genova, corso Saffi 7/2;

contro

Comune di Andora, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Mauro Vallerga, con domicilio eletto presso il suo studio in Genova, via Martin Piaggio 17;

per l'annullamento

dell’ordinanza, prot. n. 23 del 21.3.2013, fasc. 22/2012, emessa dal Comune di Andora ed in forza della quale era stata ordinata al ricorrente <<la demolizione e la rimessione in pristino, entro nova…

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