Cassazione penale Sez. II sentenza n. 27036 del 21 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:27036PEN

Massima

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Il reato di sostituzione di persona di cui all'art. 494 c.p. si configura quando la condotta dell'agente, consistente nell'indurre taluno in errore sulla propria identità personale, è idonea a trarre in inganno la persona offesa, a prescindere dall'effettivo conseguimento del fine di profitto o di altro vantaggio. La mera qualificazione verbale come appartenente alle forze dell'ordine e l'esibizione di una placca metallica, unitamente alle specifiche modalità della condotta posta in essere, possono integrare gli estremi della fattispecie, in quanto ritenute idonee a persuadere la vittima della veridicità della falsa identità assunta dall'agente. L'errore sulla identità personale dell'agente, quale elemento costitutivo del reato, non richiede necessariamente il conseguimento di un profitto o di altro vantaggio da parte del soggetto attivo, essendo sufficiente l'idoneità della condotta a trarre in inganno la persona offesa. Pertanto, la configurabilità del reato di sostituzione di persona non è esclusa dalla mancata realizzazione dell'evento di profitto o vantaggio, potendo al più configurarsi il tentativo. Inoltre, l'indicazione di un reato tra quelli per i quali è stata affermata la responsabilità penale dell'imputato, in contrasto con il contenuto della motivazione che ne esclude l'estinzione per condotte riparatorie, costituisce un mero errore materiale, non incidente sulla validità della pronuncia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BELTRANI Sergio - Presidente

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. PACILLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. D'AURIA Donato - rel. Consigliere

Dott. NICASTRO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/05/2022 della CORTE di APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DONATO D'AURIA;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. MARINELLI FELICETTA, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
ricorso trattato con contraddittorio scritto ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020…

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