Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19265 del 13 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:19265PEN

Massima

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Il giudice di merito è tenuto a motivare adeguatamente la propria decisione, esponendo in modo chiaro ed esaustivo le ragioni di fatto e di diritto poste a fondamento della pronuncia, attraverso un'analisi critica e puntuale delle risultanze probatorie acquisite nel processo. La mancanza di una motivazione congrua e logicamente coerente, che si limiti ad una mera affermazione assertiva delle conclusioni raggiunte senza il necessario supporto argomentativo, integra il vizio di motivazione, comportando l'annullamento della sentenza e il rinvio al giudice di merito per un nuovo esame della vicenda. Il rispetto del principio di motivazione, quale corollario del diritto di difesa e garanzia di correttezza e trasparenza dell'attività giurisdizionale, costituisce un requisito essenziale della decisione giudiziale, la cui carenza determina l'invalidità della pronuncia. Il giudice, pertanto, è tenuto a esplicitare in modo chiaro e logicamente consequenziale le ragioni di fatto e di diritto poste a fondamento della propria decisione, attraverso un'analisi puntuale e critica delle risultanze probatorie acquisite, evitando mere affermazioni assertive e privi di adeguato supporto argomentativo. Solo in tal modo è possibile assicurare il controllo sull'esercizio del potere giurisdizionale e garantire il diritto di difesa delle parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

SE. SI. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 13/03/2007 GIUDICE DI PACE di ROVERETO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. AMATO ALFONSO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. BUA F. che ha concluso per l'inamm.ta'.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Il Giudice di Pace di Rovereto condannava Se. Si. per il reato di lesi…

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