Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34732 del 24 settembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:34732PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere, pur se dichiarato prescritto, può essere validamente accertato sulla base di una valutazione complessiva degli elementi probatori, quali la stabilità del vincolo di sodalizio tra gli associati, la finalità comune di realizzare i reati oggetto del programma criminoso e l'assenza di occasionalità dei rapporti tra i sodali. La mancanza di riscontri oggettivi ed individualizzanti alle dichiarazioni dei complici non comporta necessariamente l'inattendibilità di tali dichiarazioni, le quali possono essere valutate dal giudice unitamente agli altri elementi di prova, purché la motivazione sia logica e coerente. Il ricorso per cassazione che si limiti a riproporre le medesime doglianze già disattese in appello, senza confutare specificamente le argomentazioni del giudice di merito, deve essere dichiarato inammissibile per difetto di specificità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - rel. Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LA. AG. GI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 689/2004 CORTE APPELLO di TORINO, del 11/05/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/09/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALBERTO MACCHIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. S. Spinaci, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

OSSERVA IN FATTO

Con sentenza dell'11 maggio 2009, l…

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