Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13383 del 21 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:13383PEN

Massima

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Il controllo della Corte di Cassazione sui provvedimenti sulla libertà personale adottati dal giudice del riesame è limitato al solo giudizio di legittimità, senza possibilità di valutazione di merito degli elementi materiali e fattuali delle vicende indagate, né di riconsiderazione delle caratteristiche soggettive dell'indagato e delle esigenze cautelari, essendo tali apprezzamenti di esclusiva competenza del giudice che ha applicato la misura cautelare e del Tribunale del riesame. Pertanto, il ricorso per cassazione che si limiti a censurare in modo generico la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, senza sottoporre a critica la motivazione dell'ordinanza impugnata, deve essere dichiarato inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 273/2013 TRIB. LIBERTA' di L'AQUILA, del 23/09/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FERDINANDO LIGNOLA;

Il Procuratore generale della Corte di cassazione, Dott.ssa ((omissis)), ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza in data 31 luglio 2013, il G.I.P. presso il Tribunale di Avezzano applicava la misura della custod…

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