Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35250 del 18 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:35250PEN

Massima

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Il reato di associazione a delinquere può essere configurato anche quando l'organizzazione criminosa si avvale di preesistenti e lecite strutture d'impresa, oggettivamente e soggettivamente deviate dal sopraggiunto assoggettamento alla finalità delittuosa. La reiterazione delle condotte criminose, che si estrinseca nella commissione di un rilevante numero di reati-fine, unitamente alla sussistenza di un vincolo associativo stabile e di un programma criminoso indeterminato, integrano gli elementi costitutivi del reato di cui all'art. 416 c.p. Tali elementi possono essere desunti dal complessivo quadro indiziario, che comprende le dichiarazioni degli altri concorrenti, la convergenza di condotte illecite reiterate nel tempo, nonché l'evidenza di un numero cospicuo di sinistri simulati, contrario a ogni principio di probabilistica regolarità, in capo ai membri dell'associazione. L'elemento soggettivo del reato associativo è integrato dalla consapevolezza dei compartecipi di far parte di una struttura organizzata per la commissione delle contestate frodi, desumibile dalla gestione di un numero rilevante di sinistri simulati. Le dichiarazioni rese dall'indagato e da altri soggetti, pur criticate dalla difesa per profili di inattendibilità, possono essere legittimamente valutate dal giudice ai fini della ricostruzione del quadro indiziario, senza che ciò integri una violazione delle norme processuali sulla formazione della prova.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 31/01/2017 del Tribunale di Taranto;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SCALIA Laura;
udito il Pubblico Ministero, in persona dell'Avvocato generale Dott. ROSSI Agnello, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), per (OMISSIS) e (O…

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