Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20190 del 8 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:20190PEN

Massima

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L'inosservanza delle prescrizioni generiche di "vivere onestamente" e di "rispettare le leggi", da parte del soggetto sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo o divieto di soggiorno, non configura il reato previsto dal Decreto Legislativo n. 159 del 2011, articolo 75, comma 2, il cui contenuto precettivo è integrato esclusivamente dalle prescrizioni c.d. specifiche; la predetta inosservanza può, tuttavia, rilevare ai fini dell'eventuale aggravamento della misura di prevenzione. Il giudice di appello, in assenza del ricorso del Pubblico Ministero, è tenuto a motivare adeguatamente l'esclusione delle circostanze attenuanti generiche riconosciute dal giudice di primo grado, in quanto tale esclusione incide sulla determinazione della pena in senso sfavorevole per l'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - rel. Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/04/2017 della CORTE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere STEFANO APRILE;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. FILIPPI Paola, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
Dato atto dell'assenza del difensore.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento impugnato, la Corte d'appello di Catania ha c…

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