Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dal Consorzio di Cooperative Sociali City Service avverso gli atti del Comune di Avellino e dell'Azienda Città Servizi s.r.l. relativi alla gestione delle aree di parcheggio "chiuse" affidate in concessione alle cooperative sociali, afferma il principio secondo cui l'amministrazione comunale, pur ritenendo illegittimi i rinnovi contrattuali operati dalla società partecipata, non può ordinare lo sgombero immediato delle aree senza prima aver revocato il titolo concessorio in forza del quale la società aveva affidato la gestione delle stesse alla cooperativa ricorrente. Infatti, l'ordinanza del Comandante della Polizia Municipale che impone alla società di liberare le aree, pur non essendo indirizzata direttamente alla cooperativa, assume immediata valenza lesiva per la posizione di quest'ultima, in quanto sottrae alla società municipale la disponibilità giuridica e materiale delle aree che costituivano il presupposto dell'affidamento alla cooperativa. Pertanto, l'amministrazione comunale, prima di adottare provvedimenti di sgombero, deve preventivamente revocare il rapporto concessorio in essere con la società partecipata, non essendo sufficiente il mero "prendere atto" della ritenuta illegittimità dei rinnovi contrattuali operati dalla stessa. Inoltre, il richiamo nell'ordinanza all'art. 7 del contratto di servizio, concernente la sospensione temporanea della concessione per adibire le aree ad altri usi, non è pertinente, in quanto negli atti impugnati non vi è traccia di tale volontà dell'amministrazione. In conclusione, il Tribunale Amministrativo Regionale afferma il principio secondo cui, in presenza di un rapporto concessorio in essere, l'amministrazione comunale, prima di adottare provvedimenti di sgombero delle aree oggetto di concessione, deve preventivamente revocare il titolo concessorio, non essendo sufficiente il mero "prendere atto" della ritenuta illegittimità dei rinnovi contrattuali operati dal concessionario.