La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: L'obbligo di ottenere il previo titolo edilizio per la realizzazione di opere edilizie, ai sensi dell'art. 31 della legge n. 1150 del 1942, sussiste esclusivamente per gli interventi da eseguirsi nei centri abitati o nelle zone di espansione dell'aggregato urbano indicate nel piano regolatore comunale. Pertanto, qualora le opere siano state realizzate in epoca antecedente all'entrata in vigore della legge n. 765 del 1967, che ha esteso l'obbligo del titolo edilizio a tutto il territorio comunale, e risultino ubicate in area agricola al di fuori del centro abitato, non sussiste il presupposto per l'applicazione delle sanzioni previste per gli abusi edilizi, in quanto la loro edificazione era ab origine libera dall'obbligo di ottenere previamente la licenza edilizia. In tali casi, il regolamento edilizio comunale previgente, che imponesse comunque l'obbligo del titolo edilizio anche per le aree esterne al centro abitato, deve ritenersi abrogato per contrasto con la disciplina legislativa nazionale meno restrittiva e più favorevole per il cittadino.