In tema di competenza territoriale per i reati militari di diserzione, mancanza alla chiamata e allontanamento illecito, deve escludersi che la spontanea presentazione del militare equivalga alla "volontaria costituzione" alla quale fa riferimento l`art. 274, comma secondo, C.P.M.P., presupponendo quest`ultima l`esistenza di un provvedimento restrittivo (ora non piu` consentito per i reati in questione), al quale il militare si adegui, consentendone l`esecuzione; il che giustificava, nella originaria visione del legislatore, l`individuazione del giudice competente in quello del luogo in cui la "volontaria costituzione" era avvenuta, anziche` in quello del luogo in cui ha sede il corpo o comando cui l`imputato apparteneva, come previsto, in via generale, dal comma primo del medesimo art. 274 C.P.M.P., giacche` in tal modo si evitavano i tempi morti ed il dispendio organizzativo derivanti dalla necessita`, altrimenti, di disporre la traduzione del detenuto.     conforme: Sen 29/03/1995 1317 sez 1 Pen Sen 23/02/1995 2067 sez 1 Civ Sen 08/08/1995 3983 sez 1 Pen Sen 04/07/1995 2800 sez 1 Pen