Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13926 del 31 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:13926PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la compatibilità della detenzione in carcere con le condizioni di salute dell'imputato, deve tenere conto di accertamenti clinici ripetuti e aggiornati, senza limitarsi a richiamare i rilievi già svolti in precedenza per disporre la misura cautelare. Pur essendo il provvedimento di merito discrezionale, il giudice è tenuto a motivare adeguatamente la sua decisione, spiegando perché la patologia dell'imputato non risulti gestibile in un contesto diverso dalla detenzione domiciliare. Il giudice di legittimità, in sede di verifica della legittimità del provvedimento, non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, quando quest'ultima risulti congruamente motivata sulla base di elementi probatori specifici e aggiornati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTELLA Mario - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di;

nei confronti di:

1) RO. FL. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 26/11/2008 TRIB. LIBERTA' di MESSINA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. ROTELLA MARIO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

1 - Il Procuratore della Repubblica di Messina, DDA, ricorre contro ordinanza del Tribuna…

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