Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36133 del 27 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:36133PEN

Massima

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Il giudice di appello, nel dichiarare estinto per prescrizione il reato per il quale in primo grado è intervenuta condanna, è tenuto a decidere sull'impugnazione agli effetti civili, esaminando compiutamente i motivi di impugnazione proposti dall'imputato e non potendo confermare la condanna al risarcimento del danno sulla base della mancata prova dell'innocenza dell'imputato ai sensi dell'art. 129, comma 2, c.p.p. Pertanto, la sentenza di appello che ometta di compiere un esaustivo apprezzamento sulla responsabilità dell'imputato deve essere annullata limitatamente alla conferma delle statuizioni civili, con rinvio al giudice civile competente per valore in grado di appello, ai sensi dell'art. 622 c.p.p. Tale principio, autorevolmente confermato dalla giurisprudenza di legittimità, si fonda sulla necessità di garantire il pieno esame delle questioni civili, anche in caso di declaratoria di estinzione del reato per prescrizione, al fine di assicurare il diritto di difesa delle parti civili e il corretto esercizio della giurisdizione. Infatti, la pronuncia di estinzione del reato per prescrizione non comporta automaticamente l'accoglimento delle domande risarcitorie, essendo necessario un autonomo e compiuto accertamento della responsabilità dell'imputato ai fini delle statuizioni civili. Il giudice di appello, pertanto, non può esimersi dal valutare la fondatezza delle pretese risarcitorie, non potendo la conferma della condanna al risarcimento fondarsi sulla mera mancata prova dell'innocenza dell'imputato. Tale principio, di derivazione giurisprudenziale, trova il suo fondamento normativo nell'art. 578 c.p.p., che impone al giudice di pronunciarsi sulle domande restitutorie e risarcitorie anche in caso di estinzione del reato, nonché nell'art. 622 c.p.p., che disciplina il rinvio al giudice civile competente in caso di annullamento della sentenza limitatamente alle statuizioni civili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. TUDINO A. - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) parte civile;
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) parte civile;
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) parte civile;
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) parte civile;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/10/2017 della CORTE APPELLO di CALTANISSETTA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa TUDINO ALESSANDRINA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procurat…

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