Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2763 del 2021

ECLI:IT:TARMI:2021:2763SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio della propria discrezionalità pianificatoria, può modificare le previsioni urbanistiche relative ad un'area, anche in senso peggiorativo per il privato proprietario, purché tale scelta non sia inficiata da arbitrarietà o irragionevolezza manifeste, ovvero da travisamento dei fatti in ordine alle esigenze che si intendono nel concreto soddisfare. In particolare, il Comune può adottare varianti al Piano di Governo del Territorio finalizzate al contenimento del consumo di suolo, anche in assenza dei criteri regionali e delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, rientrando tale attività nell'ampia discrezionalità riconosciuta all'ente locale in materia di pianificazione urbanistica. Il privato non può vantare un affidamento qualificato sulla permanenza della precedente destinazione urbanistica, essendo la sua posizione recessiva rispetto alle determinazioni dell'Amministrazione, salvo che queste non siano inficiate da manifesta arbitrarietà o irragionevolezza. Inoltre, l'Amministrazione non è tenuta ad una analitica confutazione di ciascuna osservazione presentata dai privati in sede di adozione del nuovo strumento urbanistico, essendo sufficiente il mero contrasto con i principi ispiratori del piano. Infine, il provvedimento di diniego di un Piano attuativo può essere adottato dal Dirigente competente, in esecuzione di una precedente deliberazione della Giunta comunale, senza che ciò determini un vizio di incompetenza.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/12/2021

N. 02763/2021 REG.PROV.COLL.

N. 01700/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1700 del 2017, proposto da
- Grazie Vecchie S.r.l., in persona del legale rappresentante pro-tempore, rappresentata e difesa dall’Avv. Francesco Basile ed elettivamente domiciliata presso lo studio dello stesso in Milano, Via dei Bossi n. 4;

contro

- il Comune di Monza, in persona del Sindaco pro-tempore, rappresentato e difeso dagli Avv.ti Maria Assunta Banza, Annalisa Bragante, Giancosimo Maludrottu, Stefano Boeche e Paola Giovanna Brambilla e domiciliato ai sensi dell’art. 25 cod. proc. amm.;

e con l'intervento di

ad adiuvandum:
- Colombo Società Immobiliare e di Progettazion…

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