Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3082 del 24 gennaio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:3082PEN

Massima

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Il reato di danneggiamento di cui all'art. 635 c.p. è perseguibile a querela di parte, salvo i casi in cui il fatto sia commesso in occasione del delitto previsto dall'art. 331 c.p. o la persona offesa sia incapace per età o infermità. L'intervenuta remissione di querela da parte della persona offesa, in assenza delle predette eccezioni, determina l'estinzione del reato, indipendentemente dalla riqualificazione del fatto operata dal pubblico ministero, in quanto la procedibilità a querela rappresenta un elemento costitutivo del reato stesso. Il giudice, pertanto, è tenuto a dichiarare il non doversi procedere nei confronti dell'imputato, in applicazione del principio di diritto secondo cui la remissione di querela, ove ammessa, estingue il reato di danneggiamento, anche laddove il fatto sia stato riqualificato dal pubblico ministero come commesso "con minaccia", in quanto tale circostanza non incide sulla procedibilità dell'azione penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SECONDA SEZIONE PENALE

Composta da:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Relatore

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. D'AURIA Donato - Consigliere

Dott. LEOPIZZI Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI CATANZARO;
nel procedimento a carico di:
Sq.Se., nato a C il (Omissis);
avverso la sentenza del 23/11/2022 del TRIBUNALE di LAMEZIA TERME ;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere LUCIANO IMPERIALI;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore GIULIO ROMANO, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
Ricorso trattato con contraddittorio scritto ai sensi dell…

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