Cassazione penale Sez. I sentenza n. 39189 del 17 agosto 2017

ECLI:IT:CASS:2017:39189PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la concessione di misure alternative alla detenzione, deve considerare non solo l'assenza di elementi negativi, quali il superamento dei limiti massimi di pena e l'assenza di reati ostativi, ma anche la presenza di elementi positivi che dimostrino un effettivo processo di revisione critica del passato delinquenziale e di risocializzazione del condannato. Tali elementi devono essere valutati alla luce del comportamento e della situazione del soggetto dopo i fatti per cui è stata inflitta la condanna, al fine di verificare concretamente la possibilità di un suo reinserimento sociale attraverso la misura alternativa richiesta. La natura e la gravità dei reati commessi costituiscono il punto di partenza per l'analisi della personalità del soggetto, ma non possono prescindere dalla condotta successivamente tenuta dal condannato e dai suoi comportamenti attuali, essenziali per valutare l'esistenza di un effettivo processo di recupero sociale e l'assenza di pericolo di recidiva. Pertanto, il giudice non può rigettare la richiesta di misura alternativa sulla base della sola tipologia di reato, senza confrontarsi adeguatamente con gli elementi positivi emersi e senza spiegare per quali motivi concreti debba ritenersi persistente un elevato grado di pericolosità sociale del condannato, nonostante il processo di rielaborazione critica del passato intrapreso e i suoi validi riferimenti familiari e concreti propositi di reinserimento sociale. Inoltre, il giudice deve valutare se il pericolo di recidiva, pur sussistente, possa essere fronteggiato con una misura alternativa meno afflittiva, come la detenzione domiciliare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. ((omissis)) - Rel. Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 1781/2016 TRIB. SORVEGLIANZA di BOLOGNA, del 11/08/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis)); lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento con riferimento alla denegata applicazione della detenzione domiciliare ex L. n. 354 del 1975, articolo 47 ter, ed il rigetto nel resto.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di sorveglianza di Bologna, con l'ordinanza di cui in epigrafe, ha rige…

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