Cassazione penale Sez. II sentenza n. 13482 del 4 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:13482PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari per l'applicazione della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di un indagato per il delitto di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, deve tenere conto della gravità e delle modalità di commissione del reato contestato, dello spessore criminale della personalità dell'indagato, nonché della presunzione di pericolosità sociale prevista dalla legge per tale tipologia di reato. Tale valutazione, se adeguatamente motivata, non è sindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o carente. Inoltre, l'urgenza che legittima l'adozione della misura cautelare da parte del giudice incompetente per territorio deve essere valutata con riferimento alla gravità e alle modalità di commissione dei reati contestati, nonché allo spessore delinquenziale degli indagati. La prova dell'avvenuta definitiva rescissione del vincolo associativo o di specifici elementi che escludano la pericolosità dell'indagato può superare la presunzione di pericolosità sociale prevista dalla legge per il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CARMENINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. PAGANO Filiberto - rel. Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) D'. FR. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1617/2010 TRIB. LIBERTA' di TORINO, del 29/07/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FILIBERTO PAGANO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. GIALANELLA Antonio che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Il difensore di D'. Fr. , indagato in ordine al delitto di cui all'articolo 416 b…

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