Cassazione penale Sez. I sentenza n. 24750 del 22 giugno 2007

ECLI:IT:CASS:2007:24750PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La continuazione tra il reato associativo e i reati fine commessi in attuazione delle finalità dell'associazione criminale è ravvisabile solo quando risulti che l'autore abbia già previsto in origine, al momento della sua adesione al sodalizio, l'iter criminoso da percorrere e i singoli delitti attraverso i quali esso si snoda. La mera partecipazione ad un'associazione per delinquere non costituisce, di per sé sola, prova dell'identità di disegno criminoso tra i reati commessi per il perseguimento degli scopi dell'associazione. La prova di una congiunta previsione, ritenuta dal legislatore meritevole di più benevolo trattamento sanzionatorio, deve essere ricavata da indici esteriori significativi, alla luce dell'esperienza e del dato progettuale sottostante alle condotte poste in essere, con carattere di effettiva dimostrazione logica e non di semplici congetture o presunzioni. Il giudice dell'esecuzione, vincolato al giudicato, non può modificarlo attribuendo al condannato una condotta non giudizialmente accertata. L'esclusione dalla continuazione di reati commessi in tempi e contesti diversi, senza elementi che li colleghino al contesto associativo, è logica e ragionevole, anche in considerazione di eventuali interruzioni del contatto con gli associati dovute a periodi di detenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CHIEFFI Severo - Consigliere

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Consigliere

Dott. SILVESTRI Giovanni - Consigliere

Dott. SIOTTO Maria Cristin - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. CA., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 23/11/2006 TRIB.SEZ.DIST. di CASTELLAMMARE DI STABIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. BARDOVAGNI PAOLO;

lette le conclusioni del P.G. Dr. Ciampoli Luigi, (rigetto del ricorso).

OSSERVA

MA. Ca. ricorre per Cassazione avverso l'ordinanza in epigrafe, con la quale il giudice dell'esecuzione ha ritenuto la continuaz…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.