Cassazione penale Sez. I sentenza n. 29929 del 29 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:29929PEN

Massima

Massima ufficiale
La possibilità di applicare simultaneamente l'attenuante dei motivi di particolare valore morale o sociale e quella della provocazione è subordinata all'accertamento, in concreto, della loro ascrivibilità a distinte situazioni concrete, poiché qualora il fatto che ne è alla base sia unico, per il principio del "ne bis in idem" sostanziale che impedisce la reiterata valutazione del medesimo elemento ai fini della riduzione della pena, deve applicarsi una sola delle anzidette circostanze. (Fattispecie relativa ad omicidio volontario di persona che minacciava la figlia minorenne dell'agente e ne picchiava la convivente, in cui è stato ritenuto corretto il riconoscimento della sola attenuante della provocazione, a fronte di richiesta di valutazione del fatto anche ai fini della concessione dell'attenuante dei motivi di particolare valore morale e sociale).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. GARRIBBA Tito - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

SA. Di. Gi. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza n. 6 emessa dalla Corte d'assise d'appello di Torino il 29 settembre 2009;

Udita la relazione svolta dal Cons. Dott. Tito Garribba;

Udito il P.M., in persona del Sost. Procuratore Generale Dott. RIELLO Luigi, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

1. Con sentenza del 29 settembre 2009 la Corte di assise d'appello di Torino, parzialmente riformando la decisione di pri…

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