Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9033 del 5 marzo 2020

ECLI:IT:CASS:2020:9033PEN

Massima

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La qualifica di pubblico ufficiale del medico che presta servizio presso una struttura sanitaria pubblica in regime di "non esclusività" deve essere valutata con riferimento alla natura e alle modalità concrete dell'attività svolta, tenendo conto che il mero rapporto di servizio con l'ente pubblico non è di per sé sufficiente a conferire tale qualifica, la quale richiede l'esercizio di poteri autoritativi o certificativi nell'ambito di funzioni pubbliche. Pertanto, il giudice deve esaminare attentamente le specifiche circostanze del caso, verificando se il medico abbia effettivamente agito nell'esercizio di pubbliche funzioni al momento del compimento degli atti contestati, anche quando il rapporto di servizio con la struttura pubblica sia regolato in regime di "non esclusività". Solo in tal caso potrà ritenersi integrata la qualifica di pubblico ufficiale, con le conseguenti implicazioni in termini di responsabilità penale. Allo stesso modo, il giudice deve valutare con puntualità la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza in relazione ai singoli capi di imputazione, confrontandosi in modo analitico con le specifiche doglianze difensive, senza limitarsi a richiamare acriticamente le argomentazioni del provvedimento impugnato. L'obbligo di motivazione, infatti, impone al giudice di riesame di esaminare e confutare le ragioni addotte dalla difesa, al fine di rendere effettivo il diritto di impugnazione e di consentire un adeguato controllo sulla correttezza del giudizio cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - rel. Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/10/2019 del Tribunale di Potenza;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. AMOROSO Riccardo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso per l'annullamento della sentenza impugnata;
udito l'avv. (OMISSIS), difensore di (OMISSIS) che si riporta ai motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. …

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