Consiglio di Stato sentenza n. 9210 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:9210SENT

Massima

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Il diritto di prelazione spettante al promotore nell'ambito della procedura di project financing di cui all'art. 183, comma 15, del d.lgs. n. 50/2016 può essere legittimamente esercitato solo se il promotore dichiara di impegnarsi ad adempiere alle obbligazioni contrattuali alle medesime condizioni offerte dall'aggiudicatario, senza alcuna modifica o integrazione delle stesse. L'amministrazione non può consentire al promotore di esercitare la prelazione a condizioni difformi da quelle dell'offerta aggiudicataria, in quanto ciò determinerebbe una violazione del principio di parità di trattamento tra i concorrenti e altererebbe la par condicio della procedura di gara. L'esercizio della prelazione a condizioni diverse da quelle dell'offerta aggiudicataria equivale a un affidamento diretto illegittimo, in violazione della normativa sugli appalti pubblici.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/10/2023

N. 09210/2023REG.PROV.COLL.

N. 05099/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5099 del 2023, proposto da Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Difesa, Ministero dell'Economia e delle Finanze, Difesa Servizi S.p.A., in persona dei legali rappresentanti
pro tempore
, in relazione alla procedura CIG 9066973ECE, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi, 12;

contro

Fastweb S.p.A., Aruba S.p.A., in persona dei legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentate e difese dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

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