Cassazione penale Sez. V sentenza n. 28689 del 6 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:28689PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'esimente della reciprocità delle offese di cui all'art. 599 c.p., comma 1, trova applicazione anche quando l'ingiuria reciproca non sia stata pronunciata in ordine cronologico, essendo sufficiente che il giudice possa valutare come offesa il fatto reciproco, senza che sia necessaria alcuna proporzione tra le ingiurie. Pertanto, la causa di non punibilità può essere applicata sia a colui che ha ingiuriato per secondo, sia a colui che ha ingiuriato per primo, in quanto ciascuna offesa è considerata pena dell'altra e non è più necessaria l'applicazione di una pena per ristabilire l'ordine violato. Ciò in quanto la ratio della norma è quella di una rinuncia da parte dello Stato alla potestà punitiva, in quanto le reciproche offese si compensano a vicenda.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. GUARDIANO A. - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giusepp - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza pronunciata dal tribunale di Gela il 17.1.2014;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. GUARDIANO Alfredo;

udito il Pubblico Ministero nella persona del sostituto procuratore generale Dott. FRATICELLI Mario, che ha concluso per l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata;

udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), del Foro di R…

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