Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19445 del 10 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:19445PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando l'agente pone in essere una condotta reiterata di minacce o molestie, idonea a cagionare nella vittima un grave e perdurante stato di ansia o di paura, ovvero a modificarne le abitudini di vita. La condotta persecutoria, anche se composta da singoli episodi non necessariamente gravi, deve essere valutata nel suo complesso, in quanto è l'atteggiamento persecutorio nel suo insieme ad assumere rilevanza penale. Il dolo del reato è di tipo generico e può realizzarsi in modo graduale, non essendo necessario che l'agente si rappresenti e voglia fin dall'inizio la realizzazione della serie degli episodi. Ai fini della configurabilità del reato, non è rilevante la quantità delle variazioni apportate alle abitudini di vita della vittima, ma il significato e le conseguenze emotive della costrizione subita. La reiterazione degli atti, anche in un arco di tempo ristretto, è sufficiente a integrare il reato, a condizione che si tratti di atti autonomi e che la loro reiterazione sia la causa effettiva dello stato di ansia o paura della vittima. La valutazione della prova, compresa l'attendibilità della persona offesa, rientra nell'ambito del giudizio di merito, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di travisamento della prova.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2478/2014 CORTE APPELLO di GENOVA, del 16/01/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/11/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA MICCOLI;
Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Dott. Luigi BIRRITTERI, ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 16 gennaio 2015 la Corte d'appello di Genova ha confermato la pronunzia di primo grado, emess…

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