Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4259 del 2011

ECLI:IT:TARNA:2011:4259SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive costituisce un atto dovuto, non necessitando di una particolare motivazione in ordine all'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso, in quanto tale interesse è in re ipsa, consistendo nel ripristino dell'assetto urbanistico violato. Pertanto, l'adozione dell'ordine di demolizione presuppone soltanto la constatata esecuzione di un intervento edilizio in assenza del prescritto titolo abilitativo, essendo sufficiente la motivazione relativa all'accertamento dell'abuso. Inoltre, l'ordine di demolizione non deve essere preceduto dalla comunicazione dell'avvio del procedimento, in quanto trattasi di un provvedimento tipizzato e vincolato, che presuppone un mero accertamento tecnico sulla consistenza delle opere realizzate e sul carattere abusivo delle medesime. Tuttavia, il provvedimento con il quale viene disposta l'acquisizione gratuita al patrimonio comunale dell'area di sedime dell'opera abusiva e dell'ulteriore area necessaria, secondo le vigenti prescrizioni urbanistiche, alla realizzazione di opere analoghe a quelle abusive, deve indicare con precisione l'individuazione di tali aree, in quanto l'ulteriore acquisto è funzionale e strumentale rispetto all'acquisto del bene abusivo e la sua determinazione non può essere rimessa al mero arbitrio dell'Amministrazione. Infine, il diniego della concessione edilizia in sanatoria costituisce un atto vincolato i cui presupposti sono tipizzati dal legislatore, con la conseguenza che non occorre alcuna valutazione del pubblico interesse all'adozione dello stesso.

Sentenza completa

N. 06918/2007
REG.RIC.

N. 04259/2011 REG.PROV.COLL.

N. 06918/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

Sul ricorso n. 6918/2007, proposto da CACACE Michele, rappresentato e difeso dall’avvocato Lorenzo Giustiniani, con il quale è elettivamente domiciliato in Napoli, via Monte di Dio n. 4, presso l’avvocato Antonino Cento;

contro

il Comune di Massa Lubrense, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato Ferdinando Pinto, con i quali è elettivamente domiciliato in Napoli, via Cesario Console n. 3, presso lo studio dell’avvocato Erik Furno;

per l'annullamento

- quanto al ricorso principale, dell’ordinanza del Comune di Massa Lubrense n. 419 del 27 agosto 2007, con la quale è stata ordinata al ricorrente la…

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