Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17602 del 22 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:17602PEN

Massima

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La misura cautelare della custodia in carcere può essere adottata nei confronti di un soggetto gravemente indiziato di reati commessi al fine di agevolare l'attività di associazioni mafiose, anche in assenza di una formale appartenenza del medesimo a tali sodalizi, qualora siano presenti elementi specifici che denotino la sussistenza di un concreto pericolo di reiterazione della condotta criminosa, desumibile dalla gravità del fatto, dalla serialità dell'attività delittuosa e dai rapporti dell'indagato con l'ambiente di criminalità organizzata, a favore del quale egli abbia sistematicamente operato, nonché dalla sua pericolosità sociale, emergente dalla pervicacia della sua determinazione criminosa, desumibile anche dalle risultanze delle intercettazioni. In tali ipotesi, la presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p., non opera più a seguito della declaratoria di illegittimità costituzionale di tale disposizione, nella parte in cui non consentiva al giudice di valutare la possibilità di applicare misure meno afflittive, ove fossero acquisiti elementi specifici in tal senso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 4164/2013 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 19/07/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELE CAPOZZI;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) impugna innanzi a questa Corte per il tramite del suo difensore l'ordinanza del 19 luglio 2013, con la quale il Tribunale di Napoli ha res…

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