Tribunale Amministrativo Regionale Liguria - Genova sentenza n. 905 del 2011

ECLI:IT:TARLIG:2011:905SENT

Massima

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Il potere di annullamento d'ufficio di un titolo edilizio da parte dell'amministrazione provinciale, pur rientrando nell'ambito del controllo sull'attività amministrativa comunale, non è precluso dall'entrata in vigore dell'art. 118 Cost. e dal conseguente principio di allocazione delle funzioni amministrative ai Comuni, in quanto tale potere di controllo si configura come eccezione necessaria per assicurare l'esercizio unitario di una funzione importante come il governo del territorio, che non può essere rimessa esclusivamente all'ente comunale. L'annullamento di un titolo edilizio da parte del dirigente provinciale, in quanto atto vincolato, non richiede una valutazione di natura politica sull'interesse pubblico, essendo sufficiente l'accertamento della difformità del titolo rispetto alla normativa urbanistica vigente. La delega di tale potere da parte del dirigente provinciale ad un funzionario di categoria D, purché il più elevato in grado nell'ambito della struttura organizzativa competente, è legittima ai sensi dell'art. 17, comma 1-bis, d.lgs. n. 165/2001. L'annullamento di un titolo edilizio per violazione delle norme sulla lottizzazione abusiva non richiede la verifica della conformità del singolo titolo allo strumento urbanistico vigente al momento del rilascio, ma deve tener conto dell'impatto complessivo dell'edificazione realizzata senza la preventiva pianificazione unitaria, in quanto le norme sulla lottizzazione abusiva mirano a prevenire e reprimere l'edificazione parcellizzata senza un progetto di insieme. Pertanto, l'accertamento della realizzazione di un numero rilevante di costruzioni in assenza della prescritta convenzione urbanistica legittima l'annullamento dei singoli titoli edilizi, a prescindere dalla loro conformità formale allo strumento urbanistico. L'interesse pubblico all'annullamento di un titolo edilizio illegittimo per lottizzazione abusiva sussiste in ragione dell'alterazione dell'assetto urbanistico derivante dall'edificazione non pianificata, che comporta oneri per la collettività per il necessario adeguamento infrastrutturale, nonché della necessità di ripristinare la legalità violata. L'amministrazione comunale, pur dissentendo dalla valutazione della provincia, è comunque tenuta a dare esecuzione al provvedimento di annullamento, senza che la pendenza del procedimento di approvazione di un nuovo strumento urbanistico possa costituire ostacolo all'adozione dei conseguenti provvedimenti sanzionatori.

Sentenza completa

N. 00923/2009
REG.RIC.

N. 00905/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00923/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 923 del 2009, integrato da motivi aggiunti, proposto dal signor Michel Daprelà, rapresentato e difeso dagli avvocati Giovanni ed Emanuele Gerbi, con domicilio eletto presso di loro a Genova in via Roma 11-1;

contro

Comune di Dolcedo, in persona del sindaco, non costituito in giudizio

Provincia di Imperia, in persona del presidente in carica, rappresentata e difesa dall’avvocato Livio Sartore, con cui domiciliato elettivamente a Genova corso Torino 38/6 sc. 2 presso l’avvocato Andrea Izzotti;

per l'annullamento

del provvedimento 22.6.2009, n. H/554 della provincia di Imperia

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