Consiglio di Stato sentenza n. 5392 del 2021

ECLI:IT:CDS:2021:5392SENT

Massima

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La revoca della concessione di una rivendita speciale di generi di monopolio è legittima qualora l'amministrazione accerti che il concessionario non ha garantito l'esclusività dell'accesso alla rivendita dalla struttura ospitante, come richiesto dalla normativa di settore, in quanto è stata riscontrata l'esistenza di un collegamento interno tra la rivendita e un locale adibito ad attività commerciale diversa, che consente l'accesso dalla pubblica via. In tali casi, la revoca della concessione è una sanzione proporzionata e giustificata dalla necessità di assicurare la razionale distribuzione della vendita dei generi di monopolio sul territorio e la tutela degli interessi pubblici sottesi alla disciplina speciale delle rivendite speciali, senza che rilevi la momentanea sospensione del titolo concessorio per l'esecuzione di lavori, atteso che il rapporto fiduciario tra amministrazione e concessionario deve persistere per tutta la durata della concessione. L'amministrazione è tenuta a motivare adeguatamente il provvedimento di revoca, esplicitando le ragioni per cui la separazione dei locali non è sufficiente a garantire il rispetto delle condizioni previste per le rivendite speciali, senza che sia necessario richiamare puntualmente le singole ipotesi di revoca previste dalla legge, essendo sufficiente l'accertamento di gravi inadempienze del concessionario.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/07/2021

N. 05392/2021REG.PROV.COLL.

N. 02351/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2351 del 2020, proposto dalla società Anca s.n.c., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via Taranto, n. 18;

contro

il Ministero dell’economia e delle finanze, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, la Guardia di finanza, in persona dei rispettivi legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentati e difesi
ex lege
dall’Avvocatura generale dello Stato, domiciliati
in Roma, via dei Portoghesi, n. 12;

per…

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