Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11145 del 23 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:11145PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel dichiarare inammissibile il ricorso avverso la sentenza di appello che aveva confermato la condanna per rapina aggravata e altri reati, afferma che la motivazione della sentenza impugnata non presenta vizi logici o di legittimità. In particolare, la Corte evidenzia che la ricostruzione dei fatti operata dal giudice di merito si fonda su elementi probatori solidi e convergenti, quali la confessione della correa, le dichiarazioni della persona offesa, i riscontri medici e le intercettazioni, che consentono di ritenere pienamente attendibili le risultanze processuali. Inoltre, il giudice di legittimità sottolinea che le censure difensive, volte a prospettare una diversa valutazione degli elementi di prova, non possono essere accolte in sede di legittimità, trattandosi di valutazioni riservate in via esclusiva al giudice di merito. Pertanto, la sentenza afferma il principio secondo cui la Corte di Cassazione, in sede di giudizio di legittimità, non può sostituire la propria valutazione dei fatti a quella operata dal giudice di merito, salvo che quest'ultima non risulti affetta da vizi logici o di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/09/2019 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere IMPERIALI LUCIANO;
lette le richieste de Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore MANUALI VALENTINA che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 17 dicembre 2018 il Giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Ivrea …

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