Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27663 del 20 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:27663PEN

Massima

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Il reato associativo finalizzato allo sfruttamento della prostituzione e alla tratta di esseri umani, anche di minori, in condizioni di schiavitù, si configura quando vi sia la prova di un vincolo di affidamento e controllo delle vittime da parte degli indagati, i quali, in diversi ruoli, partecipano stabilmente alla rete relazionale del sodalizio criminale, anche attraverso la riscossione periodica di somme di denaro dalle persone offese in evidente stato di soggezione. La condotta partecipativa all'associazione per delinquere non richiede l'adesione dell'indagato ad una serie indeterminata di delitti, essendo sufficiente il contributo causale al raggiungimento degli scopi criminosi del gruppo, desumibile dalla distribuzione dei ruoli e dal coinvolgimento nelle attività illecite, senza che sia necessario provare l'arricchimento personale dell'indagato o l'esercizio diretto dello sfruttamento. Ai fini della valutazione delle esigenze cautelari, la presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere per i reati associativi può essere superata solo in presenza di elementi positivi di segno contrario, non essendo sufficiente il mero riferimento al tempo trascorso dalla commissione dei fatti, in assenza di elementi idonei a dimostrare la cessazione della pericolosità sociale dell'indagato e il venir meno del pericolo di reiterazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. TUDINO A. - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata in (OMISSIS);
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Venezia del 25/01/2019;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa TUDINO Alessandrina;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa LORI Perla, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ord…

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