Consiglio di Stato sentenza n. 2484 del 2021

ECLI:IT:CDS:2021:2484SENT

Massima

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Il calendario venatorio regionale, adottato annualmente dalle Regioni, deve rispettare l'arco temporale massimo previsto dalla legge quadro sulla caccia, senza poter anticipare l'apertura della stagione venatoria oltre i limiti stabiliti dalla normativa nazionale. Tuttavia, tale calendario, una volta scaduto il suo termine di efficacia annuale, perde ogni ulteriore rilevanza giuridica, non potendo più produrre effetti concreti e determinare un interesse attuale e concreto delle parti alla sua impugnazione. Pertanto, il giudice amministrativo non può pronunciarsi nel merito su un calendario venatorio ormai superato, essendo preclusa la possibilità di adire il giudice per il mero accertamento della legalità violata, in assenza di un vantaggio concreto ed immediato per il ricorrente. Inoltre, una pronuncia di principio che regoli la futura attività della Regione in materia non è ammissibile, in quanto il giudice non può pronunciarsi su poteri amministrativi non ancora esercitati. Infine, qualora le medesime disposizioni siano state riprodotte in un nuovo calendario venatorio, la loro legittimità dovrà essere valutata dal giudice competente per quel provvedimento, senza che il giudice di appello possa anticiparne la decisione.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/03/2021

N. 02484/2021REG.PROV.COLL.

N. 06800/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6800 del 2020, proposto dalla Federazione italiana della caccia e dalla Federcaccia Toscana, in persona dei rispettivi legali rappresentati pro tempore, entrambe rappresentate e difese dall’avvocato Albero M. Bruni, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia,

contro

il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, in persona del Ministro pro-tempore, domiciliato ex lege presso l’Avvocatura generale dello Stato, in Roma, via dei Portoghesi, n. 12;
l’Ispra – Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale, in persona del legale rappresentante pro tempore, domiciliato ex lege pre…

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