Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4238 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:4238SENT

Massima

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Il rinnovo tacito delle concessioni di beni pubblici è precluso dall'impossibilità di desumere la volontà della Pubblica Amministrazione al di fuori del procedimento prescritto dalla legge per la sua formazione e senza le forme all'uopo previste. Il principio del divieto di rinnovo dei contratti pubblici scaduti, seppur espressamente previsto per gli appalti di lavori, servizi e forniture, si estende anche al settore delle concessioni dei beni pubblici in quanto deriva dall'applicazione della regola, di matrice comunitaria, per cui i beni pubblici contendibili non devono poter essere sottratti per un tempo eccessivo al mercato e, quindi, alla possibilità degli operatori economici di ottenerne l'affidamento. La tolleranza iniziale dell'Amministrazione in merito all'occupazione del bene oltre la scadenza della concessione non radica alcuna posizione di diritto o di interesse legittimo in capo all'occupante ex concessionario, essendo irrilevante a tal fine anche il pagamento delle somme corrispondenti all'originario canone. Il provvedimento di riacquisizione forzosa dell'immobile detenuto senza un valido titolo concessorio è un atto vincolato e necessitato dell'Amministrazione, la cui giustificazione risiede nell'immanente interesse pubblico alla ripresa del bene e alla sua riassegnazione secondo moduli improntati a legalità procedimentale e normativa, senza che l'Amministrazione sia tenuta a indicare ulteriori motivazioni oltre la sopravvenuta scadenza della concessione.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/04/2022

N. 04238/2022 REG.PROV.COLL.

N. 04103/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4103 del 2019, proposto dall’Associazione Culturale Thomas Albert Weltein, in persona del suo legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’Avvocato Andrea Gangale, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso il suo Studio in Roma, Via Avignone n. 102;

contro

il Comune di Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’Avvocato Manuela Scerpa, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso gli uffici dell’Avvocatura capitolina siti in Roma, via del Tempi…

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