Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2579 del 2023

ECLI:IT:TARMI:2023:2579SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare improcedibile il ricorso per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, afferma il principio secondo cui il venir meno dell'interesse della parte al conseguimento del bene della vita dedotto in giudizio comporta l'improcedibilità del ricorso, in quanto il processo amministrativo è finalizzato alla tutela di situazioni giuridiche soggettive attuali e concrete. Pertanto, il giudice amministrativo, una volta accertato il sopravvenuto difetto di interesse, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, senza poter entrare nel merito della controversia, in ossequio al principio di economia processuale e di ragionevole durata del processo. Tale principio trova applicazione anche nei casi in cui la parte rinunci espressamente alla decisione del ricorso, in quanto tale rinuncia equivale al venir meno dell'interesse originario. Inoltre, il Tribunale, nel compensare le spese di giudizio, valorizza la peculiarità della fattispecie oggetto di causa, riconoscendo che le circostanze che hanno determinato il sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente giustificano una deroga al principio della soccombenza.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/11/2023

N. 02579/2023 REG.PROV.COLL.

N. 02674/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2674 del 2017, proposto da Coop Lombardia Società Cooperativa, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Annalisa Carù e Micaela Chiesa, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio ‘fisico’ presso lo studio dell’avvocato Micaela Chiesa in Milano, Via dei Piatti, 11;

contro

Comune di Como, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Maria Antonietta Marciano, Chiara Piatti e Marilisa Ogliaroso, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

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