Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35510 del 11 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:35510PEN

Massima

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Il concorso nel reato di omicidio può essere configurato anche quando il concorrente non abbia avuto piena consapevolezza delle reali intenzioni del coautore, purché abbia comunque agevolato, con il proprio comportamento, la realizzazione del fatto criminoso. La mera telefonata di breve durata successiva al delitto non è sufficiente a escludere il concorso, dovendosi invece valutare complessivamente tutti gli elementi indiziari, come i pregressi dissidi tra l'indagato e la vittima, le anomalie di comportamento durante le indagini e il contenuto delle intercettazioni, al fine di accertare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza. L'apprezzamento della gravità indiziaria non può prescindere da un esame globale ed unitario di tutti gli elementi acquisiti, senza omettere alcuna risultanza rilevante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - rel. Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di ((omissis));
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 31/07/2019 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CENTOFANTI Francesco;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale TAMPIERI Luca, che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata;
udito l&…

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