Cassazione penale Sez. I sentenza n. 1834 del 19 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:1834PEN

Massima

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Il tentativo di reato si configura quando gli atti posti in essere dall'agente, valutati nella loro oggettività per il contesto in cui si inseriscono, per la loro natura e la loro essenza, siano in grado di rivelare, secondo le norme di esperienza e secondo l'id quod plerumque accidit, l'intenzione e il fine perseguito dall'agente, e siano altresì dotati di effettiva e concreta potenzialità lesiva per il bene giuridico tutelato. L'univocità degli atti, intesa come criterio di essenza, non esclude che la prova del dolo possa essere desunta anche da altri elementi, quali la confessione, i precedenti e la personalità del reo, ma impone che, una volta acquisita tale prova, sia effettuata una seconda verifica al fine di stabilire se gli atti posti in essere siano in grado di rivelare l'intenzione dell'agente. L'idoneità degli atti deve essere intesa come capacità potenziale, ossia come rilevante attitudine degli stessi, alla luce di una valutazione prognostica effettuata non dal punto di vista del soggetto agente, bensì nella prospettiva del bene protetto, a contribuire in modo rilevante alla commissione di un delitto. Pertanto, la configurabilità del tentativo di reato richiede la sussistenza congiunta dell'univocità e dell'idoneità degli atti posti in essere dall'agente, valutate secondo un criterio oggettivo e non soggettivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) PE. GE. GI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 24/04/2008 CORTE APPELLO di BARI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CASSANO MARGHERITA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MONETTI V., che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il …

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