Il provvedimento amministrativo di sospensione o revoca di un'autorizzazione o di un procedimento autorizzatorio, adottato dall'amministrazione competente, può essere oggetto di impugnazione giurisdizionale da parte del soggetto interessato. Tuttavia, qualora l'amministrazione revochi o rimuova il provvedimento impugnato, determinando il venir meno dell'interesse del ricorrente alla decisione della controversia, il giudizio amministrativo deve essere dichiarato estinto per sopravvenuta carenza di interesse. In tali casi, le spese di giudizio devono essere poste a carico dell'amministrazione secondo il principio della soccombenza virtuale, con una riduzione dell'importo della nota spese in considerazione del mancato svolgimento della fase istruttoria e cautelare, nonché della congruità di un aumento del 10% per la presenza di più parti, con una riduzione finale del 30% alla luce della natura della lite, di non particolare complessità.